venerdì, marzo 18, 2005

stranissimo 4: continua...

da effedieffe
Due colpi di pistola e uno al torace. Così è stato ucciso nel suo ricco appartamento di Ginevra il banchiere d’affari Edouard Stern, di 50 anni. Il guaio è che, al momento della morte, Stern indossava solo un costume attillato di lattice, del tipo che si compra nei pornoshop. Così l’ha trovato la polizia, secondo La Tribune de Genève (1).
La notizia non compare sui giornali americani né italiani, e per buoni motivi.

Edouard Stern era sposato con Beatrice David-Weill, seconda figlia di Michel David Weill, proprietario della potente Banca Lazard: quel segreto istituto senza sportelli che serve solo clienti selezionati (in Italia gli Agnelli) e che ha tre sedi, una a Parigi, l’altra a Londra e la terza a New York. In quest’ultima domina la famiglia Rohatyn, seguace del falso messia polacco Jacob Frank.
Anche Edouard aveva un pedigree di tutto rispetto. La famiglia bancaria Stern è stata la prima, con i Worms e i Foulds, a stabilirsi in Francia dopo la Rivoluzione. Da allora la Banca Stern ha dominato i più oscuri affaires della République, in intimo collegamento con il Grande Oriente e i grand commis massoni fino al 1976, quando proprio il padre di Edouard, Antoine Stern – dedito al gioco e alle feste più che al business – la portò al fallimento. Allora fu proprio Edouard – per parte di madre legato ai Servan-Schreiber (padroni del settimanale L’Express) - a soli 22 anni, ad estromettere il padre dalla banca: per rimetterla in piedi con Philippe Jaffré, direttore del Tesoro, e Claude Pierre-Brossolette, alto funzionario e politico socialista.

Banchiere avido, spietato e senza scrupoli, il matrimonio con Beatrice (1983) gli apre le porte della Lazard. Ma i metodi di Edouard, poco felpati, non piacciono al suocero. Nel ’97 il divorzio, sia dalla moglie (che gli ha dato tre figli) sia dalla Lazard. Con una buonuscita amichevole: la Lazard conferisce mezzo miliardo di franchi (170 miliardi di lire) ad un fondo d’investimento di comodo, IRR, di cui Edouard viene dichiarato comproprietario. Da allora ha tentato scalate e avventurose cause in rappresentanza di soci di minoranza in giganti economici, come l’Orèal e la Vivendi. Ma nel frattempo, il giovane Stern era diventato un vero esperto di tutti i paradisi fiscali, dal Lussemburgo alle Cayman, i luoghi dove si manipola il denaro sporco di tutti i crimini globali.
Il che ha permesso alla stampa servile di Francia (fra cui si distingue Le Monde, l’organo ufficioso del Grande Oriente) di ipotizzare, per la sua esecuzione, l’opera della “mafia russa” (2). Già, ma perché ricevere i suoi assassini in camera da letto, indossando solo un body di gomma lucida?
L’appartamento in cui Stern viveva a Ginevra non era solo fornito dei più costosi sistemi di sicurezza, ma si trova proprio sopra una stazione di polizia.
Le agenzie riportano che l’ucciso aveva affari oltre Atlantico, in Europa dell’Est e in Israele, dove effettivamente la mafia “russa” (che è ebraica) è di casa e gode della protezione dello Stato. In ogni caso, un interessante tranche de vie.
(di Maurizio Blondet)

Note

1)“Murdered banker was wearing a latex suit”, International Herald Tribune, 5 marzo 2005.
2)“Le banquier Edouard Stern a été trouvé mort à Genève”, Le Monde, 4 marzo 2005, p. 12.